“Epistemological relativism and religious dogma: two strange bedfellows in the struggle against freedom of science”
Contemporary culture is much more ambivalent towards science than before, and sometimes openly hostile. This is exemplified by the rise of the Creationist movement, who is spreading far beyond its birthplace in the American Bible Belt, or the increasingly self-assured opposition to specific avenues of biomedical research (such as embryonic stem cell research, for instance) by some religious authorities. Furthermore, these conflicts do not simply replicate earlier clashes between science and religion, which were largely fought over who has the authority and methodological competence to access and disclose the truth about the world. Today, epistemological relativism and speculation about the purported ethical implications of scientific findings play a much larger role. For instance, the Creationist’s attempts to concoct a pseudo-scientific alternative to evolutionary biology, such as Intelligent Design, were never successful, yet that failure does not compromise their mounting influence. Indeed this influence has little to do with science as such, but comes from their castigation of the scientific view as a mindless materialism leading to despair and loss of traditional belief in objective moral commands. This is a perfect illustration of The Relativistic Syllogism:
a- Science asserts that an ensemble of facts and explanations about the world – call it E – is true.
b- If E is true, unpleasant moral and social consequences follow.
c- Ergo, E is false.
Absurd as this wishful thinking is, this mode of reasoning has acquired a great deal of support in popular culture (“science is just another religion�?) and learned culture (the “strong programme�? of the sociology of science and other irrationalist philosophies). Thus religious dogmatists feel encouraged to substitute their own brand of dogma to the “naturalistic religion�? that science is supposed to be. This alliance between dogmatic and relativistic attitudes is not without precedent in history.

ITALIAN VERSION:
“Relativismo epistemologico e dogma religioso: la strana coppia nella battaglia contro la libertà di ricerca scientifica�?
di Alex Mauron (Professore di Bioetica, Facoltà di Medicina dell’Università di Ginevra, Svizzera; membro del Consiglio della Scienza e della Tecnologia della Svizzera e dell’Accademia svizzera delle Scienze mediche, già membro del Comitato di Bioetica svizzero)
La cultura contemporanea è molto più ambivalente che in passato nei confronti della scienza e talvolta apertamente ostile. Ne sono chiari esempi l’ascesa del movimento Creazionista, che si va diffondendo molto oltre la Bible Belt americana in cui esso nacque e la sempre più autoreferenziale opposizione a specifici campi della ricerca biomedica (come ad esempio la ricerca sulle cellule staminali embrionali) da parte di alcune autorità religiose. Inoltre questi conflitti non si limitano a riproporre i vecchi scontri tra scienza e religione, che vertevano su chi avesse l’autorità e la competenza metodologica ad accedere alla verità e a svelarla al mondo. Oggi il relativismo epistemologico e la speculazione sulle presunte implicazioni etiche delle scoperte scientifiche giocano un ruolo molto più ampio. Ad esempio, il tentativo creazionista di confezionare un’alternativa pseudoscientifica alla biologia evoluzionista, quale è la teoria del disegno intelligente, non ha mai avuto successo, eppure tale fallimento non ne compromette la crescente influenza. Infatti tale influenza ha poco a che fare con la scienza in quanto tale e deriva piuttosto dalla fustigazione della visione scientifica, descritta come un materialismo noncurante che conduce alla disperazione e alla perdita della credenza tradizionale in comandamenti morali oggettivi. Ecco una perfetta illustrazione del Sillogismo Relativista:
a. La scienza asserisce che un insieme di fatti e spiegazioni sul mondo – chiamata E – è vera
b. Se E è vera, ne derivano spiacevoli conseguenze morali e sociali
c. Ergo E è falsa.
Pur nell’assurdità di una simile illusione, questo modo di ragionare ha conquistato l’ampio sostegno tanto della cultura popolare (“la scienza è solo un’altra religione�?) che di quella erudita (lo strong programme della sociologia della scienza e di altre filosofie irrazionaliste). Così, i dogmatici religiosi si sentono incoraggiati a sostituire il loro proprio marchio di dogma a quella “religione naturalistica�? che sarebbe la scienza. Tale alleanza tra atteggiamenti dogmatici e relativistici non è senza precedenti nella storia.

Prof. Alex Mauron (Associate Professor of Bioethics, University of Geneva Medical School, Switzerland)

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